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La protipazione virtuale risposta alla crisi dell'auto

  • 4 Novembre 2008

2nd VI-grade User's Conference

La crisi economica è la più grande alleata della prototipazione virtuale. Le case automobilistiche – ne hanno dato testimonianza questa mattina alla prima giornata della VI-Grade user’s conference a Udine fra gli altri i rappresentanti di Opel e nel pomeriggio di Porsche e dell’Alenia Aeronautica – sono spinte ad incrementare lo sviluppo di nuovi modelli per conquistare fette di mercato ma nel frattempo debbono ridurre i costi di progettazione e di testing. Due esigenze apparentemente inconciliabili, ma che hanno già una risposta: la prototipazione vituale. Per tutti vale la riflessione di Gerhard Graf del centro di ingegneria della General Motors (Opel): “Se per un nostro recente modello abbiamo realizzato 6 prototipi, d’ora in poi ne faremo solo 3, tutto il resto sarà simulazione”. Ogni prototipo di un automobile, il cosiddetto “muletto”, i veicoli camuffati che percorrono chilometri negli autodromi o nelle strade, ha un costo che può variare dai 2 ai 3 milioni di euro. Un paio di giorni d’autodromo costano decine di migliaia di euro. Perché sborsarli se c’è una alternativa?

“L’utilizzazione di tecnologie della prototipazione virtuale e testing – ha spiegato oggi il direttore scientifico della VI-Grade Diego Minen – può ridurre del 30% i costi di progetto di un nuovo modello in termini finanziari oltre a una sensibile riduzione dei tempi.

Insomma, la crisi dell’economia e della finanza rischia di essere una grande alleata della protipazione virtuale sulla quale fra oggi e domani a Udine si confrontano oltre 120 fra tecnici e ingegneri delle maggiori industrie automobilistiche, motociclistiche, ferroviarie e aeronautiche del mondo. Un mercato in grande crescita e che potrebbe trovare proprio in Friuli un centro d’eccellenza, grazie alle sinergie che si stanno già sviluppando fra Università, Friuli Innovazione, enti locali e Regione, in grado di dare risposte alle industrie.

“Abbiamo calcolato – spiega Guido Bairati, direttore vendite internazionali di VI-Grade – che si potrebbero creare in pochissimi anni almeno un centinaio di nuovi posti di lavoro”. “Abbiamo – ha detto Minen - il know-how, le tecnologie, l’esperienza, le relazioni per dare in vita in Fvg a una sorta di Sillicon Valley della prototipazione e del testing virtuale. Occorre però mettersi tutti al lavoro per reperire risorse per ulteriori progetti di ricerca e innovazione e per dare vita al Distretto delle tecnologie digitali nell’area dei comuni di Tavagnacco, Udine e Reana del Rojale che potrebbe diventare catalizzare delle migliori risorse”.

“Udine – ha dichiarato l’assessore comunale Paolo Coppola – è pronta a cogliere questa sfida che è alla nostra portata e che possiamo quindi vincere anche perché la popolazione scolastica è fra le migliori d’Italia e d’Europa, l’Università e le scuole medie superiori sono fra le migliori d’Italia, quindi non mancano le risorse umane, che vanno però formate in questi settori così innovativi”.

Domani sono previste, fra gli altri, le relazioni di rappresentanti di Ferrari F1 e Produzione, Audi e Fiat Abarth oltre che di esperti del Politecnico di Torino e di Milano, delle Università di Catania e di Perugia, e di istituti di ricerca quali, Manchester Metropolitan University, e la Warsaw University of Technology.

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