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Università del Friuli e rapporto con il territorio: la lettera del Presidente Germano Scarpa al direttore del Messaggero Veneto

  • 13 Novembre 2018

Egregio
dott. Omar Monestier
Direttore Messaggero Veneto di Udine e Pordenone
Udine


Udine, 12/11/2018
Prot. n. 417/18

 

Oggetto: Università del Friuli e il rapporto con il territorio


Egregio Direttore,

ho letto l’intervento del Magnifico Rettore dell’Università di Udine pubblicato dal Suo giornale sabato 10 novembre e ho deciso di intervenire nel dibattito che riguarda la relazione tra istituzioni e territorio, con particolare riferimento a Udine, accogliendo subito l’invito del Rettore.

Da oggi è disponibile sul nostro sito www.friulinnovazione.it la relazione completa sulle Attività svolte da Friuli Innovazione nel 2017 ed i relativi allegati.
E’ un documento ampio e dettagliato che Friuli Innovazione produce annualmente e che spiega tutto ciò che è stato fatto nell’anno, come è stato fatto, con quali risorse e con quali risultati.
Il documento viene allegato al Bilancio annuale e approvato dal Consiglio di Amministrazione e presentato ai Soci nell’Assemblea di approvazione del bilancio.
Da tale documento vengono estratti i dati che presentiamo annualmente nella consueta conferenza stampa che segue l’approvazione del nostro Bilancio. Si tratta di un documento che nella sua completezza è riservato al Consiglio di Amministrazione e ai Soci, utile per comprendere come Friuli Innovazione sia in grado di auto sostenersi ed il suo contributo allo sviluppo del territorio, anche in termini di servizi erogati e competenze messe a disposizione senza alcun costo per il territorio.

Per l’occasione vorrei comunque ampliare la riflessione sul dibattito in corso ricordando che Friuli Innovazione è stato costituito nel 1999 su iniziativa dell’Università di Udine, di Confindustria Udine, del Centro Ricerche Fiat, di Agemont, dell’Unione degli Industriali di Pordenone e della Fondazione CRUP (oggi Fondazione Friuli), con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra l’Università e il sistema economico friulano.

 
Oggi i principali Soci territoriali di Friuli Innovazione sono l’Università di Udine, la Camera di Commercio di Udine, il COSEF (ZIU), Confindustria Udine, la Fondazione Friuli, il Comune di Udine: essi detengono circa l’80% delle quote societarie. Considerando quelle della Provincia di Udine, che però ora sono in carico alla Regione, si arriverebbe al 90%.

Friuli Innovazione ha saputo in questi anni svolgere un ruolo di collegamento dinamico tra la ricerca e le imprese, generando valore ma non perdite (il patrimonio di Friuli Innovazione è aumentato di quasi il 10% negli ultimi dieci anni, caso unico in regione per organizzazioni simili), sviluppando con le imprese progettualità innovativa e portando all’attenzione con anticipo tematiche che poi sono diventate priorità consolidate negli anni successivi.

Appare dunque naturale che Friuli Innovazione sia il luogo naturale di incontro per sviluppare questo dibattito e che diventi il centro pulsante di un nuovo slancio collaborativo e aperto, che potrebbe partire proprio dai Soci di Friuli Innovazione, ma coinvolgere anche tutti altri soggetti.

Con questo intervento voglio concretamente sostenere la necessità – non più prorogabile - di ragionare in termini di scelte strategiche collettive con una visione lunga e di agire conseguentemente, non limitandosi alle dichiarazioni di intenti.

Per favorire una reale crescita e sviluppo del territorio tutti insieme - chi governa il territorio, chi opera sul territorio sia in termini di impresa sia in termini di sviluppo di conoscenza – dobbiamo riprendere un dialogo aperto e costruttivo, sviluppare una maggior capacità di integrazione e di coordinamento, impegnarci su obiettivi comuni e condivisi, perché solo attraverso scelte strategiche collettive potremo costruire nel medio periodo processi solidi di sviluppo e di benessere, perché cultura, conoscenza, spirito innovativo sono i volani che proiettano nel futuro.

Cordiali saluti.


dott. Germano Scarpa
Presidente

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Nota bene: Dalla Relazione delle attività 2017 sono stati eliminati i riferimenti che non sono relativi ad attività di interesse pubblico.

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