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Tecnologie informatiche per ridurre i costi socio-sanitari. Carinzia e FVG alleate

  • 14 Maggio 2009

Qualche volta il Vecchio continente anticipa gli Stati Uniti. E questa volta sono proprio il Fvg e la Carinzia, con il progetto Tri-Ict ad essere in pole position nella ricerca e nell’individuazione di soluzioni per ridurre i costi del sistema socio-sanitario attraverso l’informatizzazione dei processi delle strutture ospedaliere e di quelle soci-assistenziali. Il progetto di Barak Obama di ridurre i costi della sanità negli Usa attraverso l’informatizzazione delle strutture, per la quale ha previsto uno stanziamento multimiliardario, da noi è già in cammino. Con esempi già concreti, come ha spiegato il prof. Vincenzo Della Mea del laboratorio di informatica medica dell’Università di Udine. “Al Gervasutta di Udine è già operativa un’assistenza sanitaria triangolare on-line (paziente, specialista del Gervasutta e medico di famiglia) per le persone con mielolesioni dovute a malattie o a gravi incidenti stradali. Oltre ad evitare spostamenti che diventano impegnativi e costosi, il sistema sanitario registra quotidianamente tutte le informazioni, anche quelle meno rilevanti, che il paziente segnala creando automaticamente una banca dati personalizzata”. Lo stesso metodo sarà a breve disponile anche per i pazienti oncologici e anche per gli anatomo-patologi che potranno disporre di un servizio digitalizzato che consentirà la memorizzazione dei vetrini istologici in forma digitale, eliminando la conservazione fisica con una enorme risparmio di spazi e di costi.

Ma quali sono le esigenze del sistema socio-sanitario? Per saperlo, nell’ambito del progetto Interreg Italia-Austria TRI ICT, del quale Friuli Innovazione è capofila, le Università di Udine, di Klagenfurt, di Trieste, il BIC Friuli Venezia Giulia, e il Lakeside Labs di Klagenfurt, hanno avviato una serie di interviste con le strutture socio sanitarie delle due regioni.

I primi risultati sono sorprendenti: c’è una forte richiesta di informatizzazione delle strutture – spiega la prof. Francesca Visentin – ma sta emergendo anche la difficoltà di comunicazione di due mondi specializzati: quello sanitario e quello informatico. “Il primo investimento – ha detto la prof. Visentin – dovrà essere quello della creazioni di relazioni e di competenze trasversali”.

I lavori della terza e ultima giornata dedicata alle PMI nell’ambito della Settimana europea delle PMI voluta dall’Ue al Parco scientifico di Udine è cominciata con i saluti del direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio, di Martin Hitz, Dipartimento Sistemi Informatici, Alpen-Adria-Universität Klagenfurt e di Walter Ukovic, Dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica e Informatica (DEEI) dell’Università di Trieste. Sono proseguito con le relazione di Carlo Tasso, preside della facoltà di Scienze Matematiche dell’Università di Udine (Il progetto Tri Ict e la Community), di Francesco Pinciroli del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano (Trend emergenti nel settore E-Health), di Alexander Thomasser, dell’azienda ospedaliera regionale di Villaco (Casi di cooperazione internazionale cofinanziati da Programmi europei), di Alberto Steindler dell’Ital Tbs Telematic & Biomedical Services Spa e di Alfred Amann, della PCS Professional Clinical Software GmbH (Ital Tbs Spa - PCS GmbH: una case history transfrontaliera). Nel pomeriggio momenti di incontro tra imprese per facilitare il business ma anche la ricerca; in apertura Fabio Bisogni, della Fondazione Formit di Roma presenterà l’“eBusiness Guide per le PMI”.

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