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Friuli Innovazione consolida il trend positivo e punta a crescere ancora

  • 20 Maggio 2019

Bilancio in utile e +50% del valore di produzione in due anni. Il modello del PST friulano esempio di trasparenza per la quantificazione di risultati e competenze.

Friuli Innovazione cambia passo, accelerando verso un modello sempre più competitivo e vicino alle esigenze delle imprese, grazie a competenze distintive in ambiti dell’innovazione eterogenei e di primaria importanza a livello nazionale ed europeo, come i nuovi modelli di business, l’additive manufacturing, l’intelligenza artificiale, il potenziamento del comparto culturale e creativo e la contaminazione di quest’ultimo con le imprese tradizionali e high-tech.


È quanto emerso dall’annuale Assemblea dei Soci del 16 maggio u.s., che aveva in agenda l’approvazione del bilancio e il rinnovo delle cariche sociali.
Archiviato, quindi, anche il 2018 con numeri positivi (utile al netto delle imposte di oltre 70.000 euro - valore della produzione 2.174.000 euro, equivalente a un + 50% rispetto al 2016) la prospettiva per l’anno in corso è di aumentare di un ulteriore 33% il valore della produzione e portate lo staff a 22 unità (+ 10 dal 2016).
In particolare i ricavi da progetti e, tra questi, di quelli europei, è in crescita (ad oggi 41 i progetti internazionali vinti con oltre 300 partner) con già 12,5 milioni di nuovi progetti (7) presentati nell’anno in corso. Di grande interesse per le imprese resta comunque anche la parte consulenziale sulla finanza agevolata (da cui circa il 40% degli utili nel bilancio 2018).


I numeri sono stati illustrati ai soci – tra cui per la prima volta la Regione, che è subentrata acquisendo le quote della fu Provincia di Udine - dal presidente uscente, l’imprenditore Germano Scarpa. “Sono ancora una volta particolarmente orgoglioso del risultato gestionale – ha commentato Scarpa - perché evidenzia l’eccellenza di una struttura che si autofinanzia principalmente procurandosi contributi attraverso schemi competitivi europei, nazionali o regionali, ai quali partecipa presentando progetti di ricerca e innovazione a favore del territorio”.
Da vent’anni Friuli Innovazione svolge la propria mission a supporto della competitività dell’intero territorio, introducendo nuovi modelli di business, programmi e servizi alle imprese, sforzandosi soprattutto di raccoglierne le esigenze e a aiutarle a innovare. Contemporaneamente si occupa della gestione del parco scientifico e tecnologico di Udine, che conta 43 realtà insediate - oltre al laboratorio di genomica e a quello sull’additive manufacturing - e dell’erogazione dei servizi dell’incubatore certificato d’impresa, che ha supportato la nascita di nascita di 65 di startup (di cui 23 iscritte al registro nazionale startup innovative) e creato più di 250 posti di lavoro.
Proprio grazie ai costanti risultati positivi e alla capacità di evolvere e adeguare la propria struttura ai cambiamenti è dal tassello friulano che sembrano muovere i primi passi di un disegno regionale per un rinnovato sistema dei Parchi Scientifici Tecnologici del FVG, ripensato per coniugare le specializzazioni e le vocazioni delle singole aree geografiche e rafforzare il filo del dialogo tra le attività di ricerca e le imprese.


L’assemblea di Friuli Innovazione, che per la prima volta vedeva la Regione tra i Soci, essendo subentrata alla Provincia di Udine, (presente invece da sempre, con quote di maggioranza assoluta nei Parchi di Amaro e Pordenone) ha nominato alla guida di Friuli Innovazione, fino al 31 dicembre, il dott. Enzo Cainero, come amministratore unico, che guiderà anche un Comitato di Indirizzo composto da Regione, Università di Udine, Area Science Park, Camera di Commercio di Pordenone - Udine, Confindustria Udine e Comune di Udine.
Si vuole così avviare la creazione di un nuovo percorso dei Parchi Scientifici e Tecnologici regionali che secondo l’amministrazione regionale proietterà verso una nuova dimensione l’intero sistema dei Parchi.

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