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Bilancio 2019: numeri positivi e in crescita

  • 29 Luglio 2020

Il bilancio 2019 illustrato dall’Amministratore Unico Dino Feragotto.

2,6 mln di euro il valore della produzione con +23% rispetto al 2018 e +81% rispetto al 2016

Numeri ancora in forte crescita per Friuli Innovazione, la piattaforma di innovazione regionale, che gestisce il Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli di Udine: il bilancio consuntivo 2019 si chiude infatti con un utile prima delle imposte di 84.975 Euro, in linea con quello dei due anni precedenti, ed un utile netto di 46.845 Euro.

Tendenza positiva anche per il valore della produzione, che supera i 2.600.000 Euro, in aumento del +23% rispetto al 2018 soprattutto grazie ai Progetti Europei: nel 2019 è stato presentato il 120esimo progetto europeo di Friuli Innovazione che ne ha vinti complessivamente 43.

Contando su un network di più di 300 partner europei, con più della metà dei quali sono stati realizzati progetti di innovazione a favore delle imprese, Friuli Innovazione è a diretto contatto con le sorgenti dell’innovazione e della competitività per le imprese. Ciò ha consentito di anticipare con esperienze operative temi e istanze con cui poi le imprese, in particolare PMI, hanno dovuto confrontarsi per mantenere la loro competitività.

La capacità di intercettare i segnali deboli, ovvero anticipare “il futuro che è già qui” è diventata la specializzazione di Friuli Innovazione che ha avviato il primo laboratorio misto università impresa nel 2003, il primo incubatore di impresa nel 2005, che poi si è certificato nel 2013 secondo solo a quello del Politecnico di Torino, che 2008 ha partecipato con successo ad una iniziativa sperimentale della Commissione Europea Erasmus for young Entrepreneurs, analoga a quella degli studenti, che nel 2010 ha avviato con un’azienda italo tedesca leader a livello mondiale un Centro di eccellenza sulla simulazione virtuale altamente specializzato nelle tecnologie di prototipazione virtuale e testing, che nel 2012 ha portato l’educazione all’imprenditorialità nelle scuole superiori con Junior Achievement, che nel 2016 ha avviato il primo coworking dedicato alla realtà virtuale, che nel 2018 ha avviato Additive FVG Square un “laboratorio palestra” per le imprese che vogliono sperimentare tecnologie additive basato su una partnership pubblico-privata,  che nel 2019, grazie a un progetto europeo, ha fatto conoscere da vicino alle imprese della Regione i vantaggi dei nuovi modelli di business basati sulla servitizzazione, ovvero non ti vendo ciò che produco, ma il servizio erogato attraverso ciò che produco.

Nel tempo Friuli Innovazione ha acquisito grande reputazione internazionale come dimostrato anche dalle recenti partnership con EOS Group e AM Ventures per lo scouting di startup italiane in ambito additive con l’iniziativa lanciata qualche mese fa AdditiveStartup Italia, con Bureau Veritas che insieme con Friuli Innovazione ha avviato un percorso di certificazione europea per i Servitization Manager, ovvero coloro che hanno competenze qualificate per accompagnare le aziende, in particolare PMI, nell’implementazione di nuovi modelli di business e consolidato quella nazionale, già incubatore certificato, e ora anche Centro di Trasferimento Tecnologico 4.0 certificato dal MISE per i progetti Industria 4.0

In sintesi Friuli Innovazione rappresenta oggi una realtà capace di collaborare a livello internazionale, nazionale e regionazionale nale su progetti ambiziosi con imprese e partner prestigiosi, che corre in anticipo sui tempi e tiene i conti in ordine, avendo aumentato il proprio patrimonio senza interventi dei Soci o fondi di funzionamento, dove valutazioni e giudizi espressi dai “peer” sono sempre molto positivi e mai autoreferenziali.

“Negli ultimi 10 anni – sottolinea Dino Feragotto, Amministratore Unico di Friuli Innovazione - grazie  ai progetti europei vinti Friuli Innovazione ha portato in Friuli Venezia Giulia oltre 5 milioni di euro di fondi comunitari  con cui ha stimolato e supportato startup innovative, sostenuto il trasferimento tecnologico,  favorito l'industria 4.0, l’adozione della tecnologia additiva e la diffusione della cultura imprenditoriale”.

“Al netto di un bilancio che tratteggia un quadro confortante – aggiunge l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli - siamo certi che Friuli Innovazione saprà interpretare nel migliore dei modi il proprio ruolo nell’ambito dell’iniziativa regionale di rilancio dei Parchi Scientifici. Come noto, la Regione ha avviato un piano ambizioso e lungimirante di rivisitazione del sistema nel suo complesso: l’aspetto basilare consiste nel fatto che ogni componente risulti complementare rispetto agli altri e sappia divenire elemento di sintesi e di valorizzazione delle peculiarità dei singoli territori. Siamo infatti persuasi che l’innovazione sia un aspetto irrinunciabile per accrescere la competitività del nostro tessuto economico in un mercato insidioso e letteralmente sconquassato dall’emergenza sanitaria di questi mesi. Friuli Innovazione può proiettarsi in una nuova dimensione e divenire soggetto proattivo e, infine, realmente trainante per il territorio”.

 

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