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Al Parco un co-working per la realtà virtuale

  • 16 Dicembre 2016

Si amplia l’offerta di spazi e opportunità che il Parco Scientifico e Tecnologico di Udine mette a disposizione di tutta la comunità. Da gennaio il co-working (postazioni di lavoro low cost in un ambiente condiviso, affittabili per periodi variabili di tempo) si arricchisce di un’area per la realtà virtuale immersiva.

Grazie a un progetto congiunto di Friuli Innovazione con la startup innovativa Innov@ctors, insediata al Parco dal 2012, è stato creato uno spazio di lavoro futuristico, dove gli utenti potranno usare le nuove attrezzature per la realtà virtuale (VR) per scoprire le potenzialità di queste nuove tecnologie, sperimentarle in vari settori di business, utilizzarle per mostrare i progetti ai propri clienti, ma anche usarle per giocare.

L’area di VR è dedicata a tutti: agli insediati del Parco, agli utenti del co-working ma anche a studenti, ricercatori o liberi professionisti che vogliano provare a utilizzare nuovi device come i visori 3D HTC Vive per lavoro o per divertimento.

“Le tecnologie della realtà virtuale sono idealmente applicabili a ogni settore – spiega Rosario Lombardo, CEO di Innov@ctors e anima del progetto – Ad oggi fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori non se ne comprende ancora appieno il potenziale, però sono un pezzo fondamentale del processo di digitalizzazione dell’industria e delle professioni in generale, perché permettono di verificare una serie di condizioni di progetti complessi prima che sia disponibile un prototipo. Ad esempio nell’area VR del co-working di Friuli Innovazione un architetto potrà letteralmente far entrare i propri clienti all’interno del suo progetto architettonico così come lo ha concepito per verificare le loro sensazioni e ottenere un feedback non solo tecnico ma anche emozionale.”

“Inserire la realtà virtuale in un ambiente di lavoro condiviso e dinamico come il co-working mi sembra un grande valore aggiunto per gli utenti del Parco e un’iniziativa molto interessante per sperimentare nuove dinamiche professionali e di ibridazione per lo sviluppo di innovazione, che è da sempre la missione di Friuli Innovazione” commenta il direttore Fabio Feruglio.

“Luoghi come il Parco - continua Feruglio - devono dare la possibilità a tutti, ma soprattutto alle imprese, di cogliere il potenziale di certi trend e sicuramente la realtà virtuale fa parte di un processo di digitalizzazione necessario per il mantenimento della competitività, di cui noi aspiriamo ad essere un acceleratore, mantenendo quella logica di servizio al territorio che da sempre caratterizza la struttura del Parco e l’offerta di Friuli Innovazione.”

In attesa che l’area di VR sia aperta al pubblico con il nuovo anno, a fine novembre il co-working del Parco ha ospitato due date del beta test di “Project Masha”, il primo videogioco di realtà virtuale ideato e realizzato in Friuli. In due giorni 50 utenti tra i 13 e i 51 anni hanno avuto l’occasione di giocare per dieci minuti usando i visori 3D di ultima generazione e di dare il loro feedback agli sviluppatori di Virtew, che utilizzeranno i commenti raccolti per gli ultimi ritocchi prima del lancio sul mercato mondiale di Project Masha nei prossimi mesi.

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